
LO SCAMBIO
La X nel logo di Porto X non è solo l’incognita cartesiana. Essa rappresenta la runa Gebo, la runa del giusto scambio.
“Gebo rappresenta l’essenza e l’atto del giusto scambio per eccellenza. Se visualizziamo i tre piani coesistenti dell’esistenza, quello umano (riferendoci ai nove Mondi: Midgard), quello materico o delle forze primordiali (Jotunheim) e quello divino (Asgard), questo glifo è composto tracciando una linea diagonale discendente (dal piano divino Asgard al piano primordiale/animale Jotunheim) e una diagonale ascendente dal piano primordiale/animale a quello divino (ossia da Jotunheim ad Asgard).
Queste due diagonali si incrociano esattamente sul piano di mezzo, quello umano di Midgard (appunto: Terra di Mezzo), dove il piano divino e il piano materico/primordiale/animale, appunto, si incontrano.
Da qui due mie personalissime intuizioni.
Prima osservazione.
Sul piano divino non v’è incontro o coincidenza tra ciò che viene dato (punto di partenza della diagonale discendente) e ciò che sul piano materico viene ricevuto (punto di arrivo della diagonale ascendente). Stessa cosa accade sul piano materico/primordiale/animale: il punto di partenza della diagonale ascendente non coincide con il punto di arrivo della diagonale discendente dal piano divino. I due punti superiori della nostra croce a X, entrambi sul piano divino, non coincidono né per posizione né per sincronicità (quindi né nel tempo né nello spazio), così come non coincidono i due punti inferiori, quelli sul piano materico/animale.
Quindi, sia sul piano divino che in quello materico/animale vale, ma con significati differenti, lo stesso principio d’equità e giustizia dello scambio:
avvengono sì ma non coincidono nello spazio/tempo.
Voglio dire che su un piano superiore si dona ma non in una pretesa o aspettativa di un ricevere diretto e immediato. Si dona e basta, non occorre ricevere. Eppure lo scambio accade. Sul piano animale si prende e basta, non occorre dare. Eppure lo scambio accade. Su questi due piani l’equità e la giustizia si realizzano spontaneamente e al di là di una volontà. Il divino, disinteressato, verrà ricambiato, l’animale, interessato, ricambierà. Tutto indirettamente. Il predatore si nutre della preda, senza nutrire a sua volta la preda. Appare certamente iniquo e ingiusto dal nostro punto di vista, di noi umani dimoranti nella terra di mezzo, ma su quel piano non lo è affatto. Il predatore, nel prendere, realizza uno scambio già nel suo essere predatore, una forma di scambio più ampia che non si circoscrive all’individualità di quello specifico animale, del cui senso è inconsapevole, ma si estende in senso collettivo, intra-specie e inter-specie. Quel predatore, divenendo a sua volta preda del predatore sull’anello appena successivo della catena alimentare, riequilibrerà quello scambio.
Seconda osservazione.
Conseguente a quanto esposto con la prima osservazione, questa riguarda ciò che accade sul piano umano, nella terra di mezzo. Qui, perché ci sia equità e giustizia, lo scambio tra dare e prendere deve, ohimè, necessariamente coincidere nello spazio e nel tempo. La percezione di non coincidenza nello scambio dà origine, a qualsiasi livello sociale, ad un senso di frustrazione, ingiustizia, vittimismo, senso di colpa, eccetera, fino allo scatenamento di un inevitabile conflitto, piccolo o grande che sia. In quanto esseri di mezzo, noi umani non siamo né abbastanza basici da rientrare in un ordine spontaneo e naturale dello scambio, né abbastanza evoluti da cogliere il senso divino dello scambio, che dà senza chiedere nulla ma nella profonda consapevolezza che si riceverà, diciamo, in senso cosmico. Qui, nella terra di mezzo, v’è ancora necessità che lo scambio tra dare e avere coincida, in un equilibro precario che richiama ad una presenza costante rispetto alla propria posizione nel mondo.”
Valentino Infuso
tratto da “Harlock, un Angelo col becco”, Edizioni Sovversive Porto X
E’ così che fin dalla nascita di Porto X, per tutto ciò che proponiamo e condividiamo abbiamo deciso che la questione economica non debba rappresentare più un limite o un vincolo per nessuno. In che modo? Accettando differenti tipi di scambio, al di là del denaro: si può offrire una quota sì in energia denaro, commisurata alle proprie momentanee possibilità e, per la parte residua, uno scambio con l’arte, il mestiere, le abilità o un aiuto pratico, oppure con materiali, attrezzature o prodotti alimentari che sono costantemente utili al continuo sviluppo di Porto X.
In questo modo, in questi anni, ci siamo dati il permesso di conoscere anime che hanno apPortato una ricchezza ben superiore al denaro che avrebbero dovuto versare – e che per questo non avremmo mai conosciuto -, una ricchezza fatta di conoscenze, cura, talento… ma anche di risorse materiali che comunque avremmo prima o poi dovuto acquistare.
Fondamentale è che lo scambio venga percepito equilibrato, giusto e rispettoso, non si tratta di beneficenza, ma di un altro modo per rendere possibile ciò che si è abituati ormai a consoiderare impossibile senza denaro.
E per questo, abbiamo pensato di redarre un’apposita lista, detta Scambionario, in cui vengono elencati con periodico aggiornamento i materiali, le attrezzature e le abilità che apprezziamo a scambio del nostro scambio (per sbirciare nello Scambionario clicca qui https://www.porto-x.com/scambionario/).
Eh sì, questa scelta potrebbe sembrare antieconomica. E lo è, se si pensa al denaro come unico strumento possibile per valutare ricchezza e possibilità. Ma non lo è affatto se si riesce a vedere la vera ricchezza come qualcosa che va ben oltre una mera transazione economica.
E abbiamo compreso che fare sempre meno uso della moneta, reale o digitale che sia, è e sarà sempre più una necessità in questo nuovo Mondo possibile.
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