La nostra autodeterminazione
Non è possibile, ovviamente, per la legge di questo stato, rottamare un veicolo soggetto a fermo amministrativo (questo ci fa subito comprendere bene come niente sia effettivamente “nostro”).
A questo punto si pongono alcune possibili ipotesi di soluzione: trasformare il veicolo in una fioriera colorandolo di giallo, verde e rosso e facendolo magari decorare da piante di edera; dargli fuoco da qualche parte; fonderlo con un raggio spaziale chiedendo supporto alla federazione galattica oppure cercare una via, in autodeterminazione, per risolvere l’inghippo e poterlo rottamare.
Diciamo che, visto che è interessante per noi sperimentare su tutti i fronti il nostro dialogo con il sistema in maniera libera e autodeterminata, siamo al momento alle prese con l’ultima opzione sopra presentata!
Esiste una circolare ACI – DSD/0011454\del 15-09-2009 – secondo la quale “Per i veicoli soggetti a fermo amministrativo, che abbiano subito danni ingenti, o siano addirittura andati distrutti, è possibile effettuare la radiazione, a condizione che sia allegata un dichiarazione di un’Autorità attestante la non utilizzabilità del veicolo”.
Considerato che l’auto in questione è ridotta un colabrodo e non andrebbe in moto nemmeno se il nostro drago custode di Porto X ci soffiasse dentro tutta la sua energia vitale, possiamo decisamente dichiarare che il veicolo è inutilizzabile.
Ora, dato il nostro Status Giuridico, in autodeterminazione, avendo ufficialmente e definitavemente sciolto ogni vincolo e contratto con lo Stato Italia non necessitiamo di autorizzazione da parte delle forze dell’ordine, per poter procedere alla demolizione dell’Auto, in quanto non esiste autorità superiore alla nostra.
Pertanto abbiamo scritto e inviato una autodichiarazione all’officina, la quale, con un certo livello di ovvio stupore camuffato con eleganza, l’ha accolta e inoltrata al PRA per ottenere il lasciapassare.
Il PRA risponde liquidando la nostra documentazione semplicemente come “non idonea” e così cominciamo un esilarante dialogo con la responsabile del PRA alla quale cerchiamo gentilmente di far notare che “non idonea” non significa nulla e che occorrono valide motivazioni che possano contestare la nostra dichiarazione, segue nuovamente una sua risposta che ci illustra con dovizia di particolari le “condizioni vigenti”, che non tiene minimamente conto delle premesse della nostra comunicazione, ovvero che uno Status Giuridico conquistato con autodeterminazione non è soggetto alle così dette “condizioni vigenti”.
La povera responsabile tenta di liquidare la questione… ma invano ovviamente! Per cui inviamo PEC a Presidenza dell’ACI e Avvocatura. Siamo al momento in attesa di risposta da questi piani superiori 🤣!
Pronti, nel caso, a rivolgerci con la nostra comunicazione direttamente al Ministero dei Trasporti .
Sempre più su… vediamo dove arriviamo e cosa accadrà!
Vi terremo aggiornati sulla questione e sulla sorte della povera auto che intanto dorme il suo sonno, ormai perenne, su suolo pubblico, adagiata in un parcheggio vicino all’officina in attesa di una fine dignitosa.
Ci sentiamo un po’ come Antigone con Polinice! 😆
Nuove notizie sui prossimi numeri dell’Almanacco di Porto X 😆!!!
Ne parleremo di persona al prossimo seminario di 2 giorni “Autodeterminazione Magica”, a Porto X, 11 e 12 Ottobre.
Tutte le info qui: Autodeterminazione magica