La parola chakra, in sanscrito, significa “ruota, cerchio o disco”, ed è utilizzata per rappresentare i centri energetici del nostro corpo, che hanno il compito di “ricevere e distribuire” la nostra energia vitale.
Tutti noi siamo fatti di un corpo fisico, visibile, di cui tutti siamo consapevoli e che più o meno conosciamo, ma questo corpo fisico deve la sua vita al corpo energetico, invisibile, che regola e sostiene ogni nostra attività fisica, mentale e spirituale.
Questo corpo invisibile, ovvero la nostra energia vitale, si nutre dell’Energia Universale, detta Prana, essa è ovunque intorno a noi, la assorbiamo continuamente, e di Prana è fatto il nostro corpo energetico.
Un Chakra, prorio come dice il suo nome, RUOTA: girando in senso orario ed antiorario alternativamente e velocemente, funziona come un piccolo polmone. Durante la rotazione in senso orario Assorbe Prana e durante la rotazione in senso antiorario espelle l’energia sporca e consumata. Esegue questo movimento in modo continuo cosicché la parte da alimentare sia costantemente nutrita con Prana nuovo. Un Chakra quindi assorbe e distribuisce Energia Vitale nuova alle varie parti del corpo ed espelle quella usata.
La Velocità di Rotazione non è la stessa in ogni Chakra. Quelli chiamati “bassi”, più vicini alla Terra, girano più lentamente rispetto a quelli “alti”. Ecco perché i Centri Energetici solitamente vengono riportati graficamente a forma di fiore ma con un numero di petali diverso tra loro. Si va dai 4 Petali del Chakra di Base ai 960 del Chakra della Corona proprio per Evidenziare le differenti dinamicità e la diversa velocità di vibrazione dell’energia.
Vengono disegnati come dei fiori anche perché la velocità della rotazione contrapposta crea un effetto ottico che induce, chi è in grado di vederli, a visualizzarli come un fiore con i relativi Petali, di un fiore di loto più precisamente nella classica raffigurazione.
I Chakra o Centri Energetici sono suddivisi in Chakra Maggiori che a loro volta possono avere dei Chakra Minori e che a loro volta possono avere dei Mini-Chakra. Ad Esempio, il Centro Energetico Maggiore della Base, il primo Chakra, ha molti Chakra Minori, che sono quelli delle anche, delle ginocchia, dei piedi, delle ascelle, dei gomiti e della mano. Quest’ultimo a sua volta ha anche dei Mini-Chakra sui polpastrelli.
In ogni individuo i Chakra hanno dimensioni diverse, la grandezza di un Chakra dipende da innumerevoli fattori, essa può variare anche notevolmente durante il percorso di “crescita” di ognuno, la grandezza di un Centro Energetico dipende dal grado di sviluppo evolutivo, dall’età, da quali alimenti e sostanze introduce nel suo corpo, dal tipo di vita che la persona conduce, dal percorso Spirituale Intrapreso…
Più un chakra è espanso e forte più è potente, più siamo in grado di percepirne i mutamenti, le difficoltà gli addensamenti e siamo capaci di prendercene cura.
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Approfondiamo…
Il prana fluisce nel nostro corpo attraverso degli speciali canali energetici chiamati “Nadi“, o, per la Medicina Tradizionale Cinese e Nipponica “Meridiani”; questi canali energetici sono numerosissimi, essi sono i canali della nostra circolazione energetica, le vene e le arterie invisibili dove scorre l’invisibile linfa che sostiene la nostra Vita.
Come detto, i canali energetici sono moltissimi e, esattamente come nel nostro sistema venoso e arterioso esistono vene e arterie principali, esistono canali maggiori e minori.
Tra i canali maggiori ne esistono 3 principali chiamati: Sumshumna, Ida e Pingala.
Sumshumna è il canale posto lungo tutta la linea verticale del nostro corpo, dai genitali alla somma del cranio, il nostro collegamento tra terra e cielo.
Ida e Pingala scorrono ai lati di esso incontrandosi lungo Sumshamna in 7 punti.
In generale, ogni volta che le Nadi (o canali energetici) si incontrano, danno vita ad un chakra, per cui i chakra minori nel corpo sono numerosissimi ma possiamo distinguere i 7 Chakra maggiori: essi si trovano nei 7 punti di incontro di Ida e Pingala in linea retta…
I chakra sono quindi dei vortici di Energia che permettono la sua irradiazione, il suo equilibrio, l’armonizzazione di tutti i livelli, essi agiscono, soprassiedono e controllano naturalmente anche specifiche sfere del corpo fisico.
Ad ognuno dei 7 Chakra maggiori, è associata anche una specifica ghiandola endocrina.
Le ghiandole endocrine sono quei piccoli “organi” che nel nostro corpo hanno il compito di rilasciare gli ormoni, e la loro funzionalità è soggetta ad uno stato di equilibrio che, se compromesso, può generare disfunzioni, disagi, squilibri, sul corpo emotivo, mentale e sul corpo fisico.
La classica “sindrome pre-mestruale”…è un piccolo semplicissimo esempio di base.
Quando un Chakra è attivo, nel pieno della sua funzionalità, anche la ghiandola endocrina corrispondente, e gli organi ad essa associati, riescono a svolgere al meglio le loro funzioni vitali.
I chakra però possono addensarsi notevolmente per qualsiasi motivo e in qualsiasi momento e in svariate maniere, l’energia ristagnare, la loro funzionalità essere ridotta ai minimi termini, oppure, al contrario, un chakra può essere eccessivamente stimolato, e quindi sovraccarico di energia, l’Essere intero può centrarsi sull’attività di quello specifico chakra sovraccarico, causando una perdita del Centro Reale del Sé e un “agire” disarmonico e insano.
In ogni caso questo determina uno squilibrio che può manifestarsi in disturbi di qualsiasi entità.
(NOTA: Si sente spesso parlare, nel linguaggio corrente di questi ambiti, di chakra chiusi, di chakra che si chiudono, ci tengo a specificare meglio che i chakra non si “”chiudono” mai. Si addensano riducendo la loro funzionalità ai minimi termini, si svuotano di energia fino al limite estremo, non rilasciano l’energia consumata e la trattengono: se i chakra si chiudono non c’è più vita e noi siamo morti. Finché siamo in vita, finché il corpo fisico è vivo, i Chakra restano attivi, ma possono essere “ammalati”, talvolta molto gravemente.)
Conoscendo il funzionamento dei chakra, è quindi possibile comprendere i nostri squilibri energetici, e capire dove andare a lavorare per ristabilire un equilibrio nella psiche e nel corpo fisico.
Ogni chakra, oltre ad avere una sua funzione, e a rappresentare aree specifiche del corpo, è associato anche a molte altre realtà: ha un proprio colore che lo nutre, un proprio elemento, delle proprie vibrazioni sonore, una divinità, cristalli, energie planetarie con cui può meglio connettersi e così via…
In realtà sulle caratteristiche e le peculiarità di ogni centro energetico si potrebbero scrivere fiumi di parole che a mio avviso, sono di non grande utilità: come per ogni realtà, io credo fermamente che ciò che ci porta alla vera conoscenza di qualcosa è il contatto con essa, imparare a sentire, ascoltare, vedere, esperire, praticare con e per mezzo di essa…
Ad ogni modo posso cercare di illustrare, nel migliore dei modi, quali sono, dove sono e quali caratteristiche di base ha ciascun chakra maggiore e il livello dell’Essere a cui soprassiede.
PRIMO CHAKRA: MULADHARA
Il primo chakra si trova alla base della colonna vertebrale, nel perineo, tra i genitali e l’ano.
Muladhara significa “radice”, il suo elemento è la TERRA e rappresenta il nostro radicamento, il nostro istinto di sopravvivenza, il bisogno di sicurezza, ed è collegato al soddisfacimento dei nostri bisogni primari, agli istinti sessuali, alla concretezza dell’esistere.
Il suo colore è il rosso, ovvero il colore della forza e dell’energia pura.
( Non è un caso, infatti, che molti supereroi siano vestiti di rosso!)
L’energia di Muladhara è associata alle ghiandole surrenali, ed è responsabile della salute di gambe, piedi, ano, retto, intestino crasso, e coccige.
Sumshumna, (il canale energetico principale), rappresenta la nostra connessione tra terra e cielo, e le gambe sono le radici che fanno da tramite, e di fatto, il I Chakra controlla energeticamente tutta la parte inferiore del nostro corpo, fino alla punta dei piedi.
SECONDO CHAKRA: SVADHISTHANA
In sanscrito Svadhisthana significa “dolce”. E’ il chakra sacrale, e potremmo localizzarlo nell’Ara, nel basso ventre.
La sua energia rappresenta le cose dolci della vita, la capacità di provare emozioni come il desiderio, il piacere, la sessualità ma, soprattutto, la sensualità della Vita in senso esteso ed espanso” e la creatività fisica, con l’inconscio, con l’oceano primordiale, con le sensazioni vissute nella placenta, con l’espansione libera del nostro corpo emotivo, con l’energia femminile profonda presente in donna e uomo.
E il collegamento con l’elemento acqua, il che lo rende responsabile della regolazione dei liquidi nel corpo. La circolazione della sua energia, proprio come l’acqua, riesce ad adattarsi ad ogni superficie, e ci permette di fluire con la vita e adattarci ai cambiamenti.
Il suo colore è l’arancione.
L’energia di Svadhisthana è associata alle gonadi (ovaie per le donne, testicoli per l’uomo), ed è responsabile della salute di apparato genitale, apparato urinario, sistema circolatorio, denti, ossa….
TERZO CHAKRA: MANIPURA
Manipura può essere tradotto come “città del gioiello”, ed è il chakra del plesso solare, che si trova all’altezza dell’ombelico.
Questo chakra rappresenta l’individualità e la percezione di se stessi.
E’ la sede della determinazione, della forza di volontà, del Potere del Sé e della fede in esso.
Il suo colore è il giallo: simbolo di energia, della luce del sole e della conoscenza.
La ghiandola endocrina associata a questo chakra è il pancreas, che è responsabile dei processi digestivi, in quanto regola le funzioni di stomaco, fegato, milza e cistifellea.
Manipura è il collegamento con l’elemento Fuoco.
QUARTO CHAKRA: ANAHATA
Anahata è il chakra del cuore, e rappresenta il centro dell’intero sistema energetico dei chakra, il centro dell’ESSERE tutto.
Anahata collega i tre centri inferiori, legati maggiormente agli aspetti terreni, con i tre chakra superiori, di tipo più mentale e spirituale, legati all’intuizione, al pensiero, alla Visione superiore, allo sviluppo Spirituale.
Anahata è il centro dell’AMORE, in senso puro, espanso e profondo.
Il suo colore è il verde.
La ghiandola endocrina associata a questo chakra è il timo, e questo centro energetico regola le attività dei polmoni, cuore, sistema circolatorio e respiratorio.
QUINTO CHAKRA: VISHUDDHA
Vishuddha è il nome sanscrito del chakra della gola, e significa: “puro”.
Questo chakra si trova all’altezza delle gola, e rappresenta la capacità di esprimere ciò che si ha dentro, la comunicazione e la creatività L’ESPRESSIONE DI SE NEL MONDO IN TUTTI GLI AMBITI E A TUTTI I LIVELLI.
Il suo colore è l’azzurro.
La ghiandola endocrina associata a questo chakra è la tiroide, e questo centro energetico regola le attività di gola, collo, bocca, denti, mandibola, udito, esofago, parte alta dei polmoni, braccia…
SESTO CHAKRA: AJNA
Il sesto chakra è localizzato al centro della fronte; il suo nome in sanscrito è Ajna, significa conoscere, percepire ed anche comandare, nel senso di avere il comando sulla nostra mente.
Ajna è chiamato anche il chakra del terzo occhio, cioè quell’occhio non fisico che è in grado di percepire la realtà più profonda dell’esistenza e ci permette, se evoluto, di “Vedere” in tutte le dimensioni, molto oltre la nostra dimensione terrestre.
La sua funzione è l’intuizione e la visione.
E’ qui che hanno sede l’immaginazione creativa, le capacità intellettuali, e la memoria.
Il suo colore è l’indaco.
Il chakra del terzo occhio coincide vibrazionalmente con la ghiandola pineale, “sede fisica dello Spirito”, a questa ghiandola dedicherò un articolo specifico nel mio blog.
Le parti del corpo ad esso associate sono cervelletto, sistema nervoso, sistema ormonale, occhi, orecchie, lobi frontali, naso e seno paranasale…
SETTIMO CHAKRA: SAHASRARA
SAHASRARA, Il settimo chakra, o “Chakra della Corona”, si trova sulla sommità del cranio, coincide perfettamente con la fontanella nei bambini, e significa “mille volte”.
La sua funzione è il collegamento diretto con lo Spirito, con il Cielo, l’Universo, con il corpo causale che contiene memorie di tutte le nostre vite precedenti e della storia dell’Universo, con tutte le dimensioni e le sfere Superiori dell’Essere, con il senso profondo, innato e ancestrale del “divino”.
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